Vocabolario del Legno

Vocaboli e terminologie usate nel mondo del legno

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Termine Definizione
svasatura
Apertura conica praticata nella parte esterna del foro di una vite, in cui trova posto la testa della vite stessa.
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svente
Termine dialettale, ma largamente usato per indicare le fenditure che suIle tavole si presentano inclinate rispetto all'asse del pezzo. Esse derivano da fibratura elicoidale del tronco originario e costituiscono un grave difetto.Le tavole che ne sono affette sono talvolta dette a pèttine, oppure sventate.
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svergolatura
Un difetto, dovuto in genere ad errori di stagionatura o di immagazzinamento, consistente nel fatto che una tavola è torta intorno al proprio asse principale.
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svettatura (sezione di) o svettamento (s
Sezione alla quale viene praticata la svettatura.
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svettatura o svettamento
Soppressione della cima di un albero (in vista p. es. di ridurlo a capitozza) od ell'estremità di un ramo allo scopo di meglio equilibrare la chioma.
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sylva
Misura convenzionale del legname dei fusti in piedi, adoperata nei lavori assestatori in Francia e Svizzera, data da tavole convenzionali di cubatura, ad una sola entrata, compilate con metodo statistico. 1 sv equivale a circa 1 m3 (di legname in piedi), ma la corrispondenza esatta varia da soprassuolo a soprassuolo e anche con l’andare del tempo.
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t.&g. (o T. & G.)
Abbreviazione inglese di tongue and groove che indica il tavolame lavorato sui bordi per incastro a linguetta
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Ta
Abbreviazione usata in Germania ed in Austria dai forestali e dai commercianti di legname per indicare l’abete bianco (Tanne).
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taglia da sega o borra o tronco o toppo
Denominazioni delle Alpi Centro-Orientali per indicare un particolare assortimento legnoso tratto da piante d'alto fusto di specie resinose destinato a fornire con la segagione tavole o altri tipi di segati; le dimensioni normali (se le tavole devono essere di 4 m netti) sono: lunghezza da 4,10 a 4,20 m (e più, se le difficoltà di esbosco fanno prevedere notevoli guasti alle testate), diametro minimo non inferiore a 8 cm (in qualche zona può anche essere richiesto un diametro più elevato).
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tagliata
Termine forestale per indicare una particella o comunque una zona boschiva sottoposta ad utilizzazione, e cioè ove vi è stato eseguito un taglio parziale o totale del soprassuolo.
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tagliente
La parte terminale della lama di uno scalpello o di una sgorbia, che ha la funzione di tagliare.
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tagliente esterno
Si dice di una sgorbia che ha lo smusso prodotto dall'arrotatura nella parte interna o canale.
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taglio
La separazione o troncatura delle fibre del legno prodotta da un attrezzo, in genere una sega o uno scalpello.
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taglio tangenziale
Un taglio eseguito segando il legno in senso longitudinale.
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talea
Frammento di ramo, generalmente di un anno, con una o più gemme, che si introduce nel terreno e destinato ad emettere radici ed uno o più getti aerei. La moltiplicazione per t. (agamica) si usa per le piante che emettono con facilità radici avventizie (vite,pioppo, salice, fico, ecc.). Le t. sono normalmente di 20-30 cm e si lasciano sporgere dal terreno con una sola gemma. Esse si recidono dalla pianta verso la fine del periodo di riposo vegetativo (febbraio) e si piantano immediatamente; dovendole conservare si mantengono stratificate in sabbia fine ed asciutta ed in locale fresco a temperatura costante. Le t., dopo l'emissione di radici avventizie, si dicono barbatelle e l'appezzamento ove si coltivano barbatellaio.Le piante che, come il salice ed il pioppo, si sviluppano rapidamente possono moltiplicarsi a mezzo di t. di notevoli dimensioni, poste direttamente a dimore, che prendono il nome di piantoni. La t. di vite costituita da un tralcio di un anno inserito a T su uno di due, dicesi magliolo.
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taleaggio
Termine di recente introduzione per indicare la facoltà di riproduzione per talea: così per i salici nei quali detta riproduzione è facilissima si dirà che possiedono ottimo taleaggio Tanalite o Tanalith. Antisettico da legno, a base di fluoruri ed arseniato di sodio, particolarmente efficace contro gli insetti. Il tipo V contiene composti di cromo che ne diminuiscono la dilavabilità.
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tamburato
Sistema di costruzione di larghe superfici, in cui un telaio viene opportunamente rinforzato all'interno e coperto da fogli di legno lavorato, in genere da compensato.
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tannini
Sostanze che si trovano in varie parti di diverse piante, e che pur non rispondendo ad una composizione chimica ben definita hanno in comune alcune caratteristiche. Di massima essi constano di miscele di sostanze ternarie che si comportano come fenoli polivalenti; col riscaldamento si decompongono senza avere un netto punto di fusione, in soluzione alcalina posseggono grande avidità per l'ossigeno, coi sali ferrici si colorano tipicamente in azzurro o in verde. I t. hanno importanza per alcune applicazioni pratiche quali la concia delle pelli (per precipitazione degli albuminoidi in esse contenuti), la tintura e la mordenzatura delle fibre, delle pelli e del legno la fabbricazione degli inchiostri.
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tannino
Una sostanza astringente presente nella quercia ed in altre essenze, che fa arrugginire i metalli ferrosi.
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tappareddi
v. manna.
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tara
In senso lato il termine indica una deduzione o un diffalco che si pratica sopra una entità misurata di una data merce o cosa per tener conto di difetti o di altre circostanze che ne impediscono l'utilizzazione integrale. Così nella determinazione della superficie di un fondo agricolo per t. intendesi tutto quanto non può essere destinato alla normale coltura, e cioè l'insieme dei fabbricati (con annessi cortili ed aie), delle strade, dei fossi e canali, ecc. Nella determinazione della portata utile, cioè del carico ammissibile, di un veicolo, t. indica il peso del veicolo stesso.
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tarizzo
Termine, probabilmente derivante da tara, usato nel commercio del legname con significati non sempre corrispondenti. Talora (Trentino) t. indica la deduzione od abbuono da praticarsi sulla cubatura di un tronco di legname quando in esso si presenta un difetto (quale cipollatura, spaccatura, carie, ecc.) che ne diminuisce la possibilità di utilizzazione, e di conseguenza determina un deprezzamento. Altrove (Belluno, Udine) il termine t. ha assunto il vero e proprio significato di legname attaccato da funghi, ed in una fase tale da aver superato la semplice alterazione cromatica senza che peraltro se ne siano perdute completamente la resistenza e la compattezza; in tal caso usasi pure dire che t. corrisponde a (legno) marcio duro o marcio che tiene il chiodo.
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tarlo
Denominazione generica con la quale si indicano numerosi insetti che scavano gallerie sia negli organi vegetali che nel legno messo in opera. Fra le specie più importanti sono:t. fasciato della quercia (Coroebus fasciatus Vill.). Coleottero Buprestide il cui adulto, lungo 15-16mm, è di color verde bronzato e presenta due ampie fasce trasversali ondulate grigie sulla metà apicale delle elitre. Compare in giugno luglio e la femmina depone le uova, isolate, sui rami più giovani.La larva penetra nel legno nel quale, in direzione centripeta, scava una galleria a sezione ellittica ripiena di rosura compressa e mista ad escrementi. Dopo un decorso assai irregolare, detta galleria si snoda a spirale nell'interno del ramo. Nella primavera del 3O anno avviene l'impupamento in una celletta semilunare e l'insetto adulto raggiunge l'esterno attraverso un foro nella corteccia. Questo t. predilige il leccio e la sughera, ma vive anche sulle altre querce. I rami colpiti disseccano rapidamente ed è facile riconoscere le piante che ospitano il fitofago perchè la loro chioma presenta delle evidenti aree, più o meno ampie, con foglie disseccate. La lotta si conduce asportando entro maggio i rami colpiti e proteggendo gli uccelli insettivori.
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tarlo-vespa del pioppo
Insetto della Famiglia dei Sesidi, descritto alla voce Parantrene Tabaniforme particolarmente dannoso alle piantagioni industriali di pioppo.
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tarsia
v. intarsio.
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tassatorio (rilievo)
v. tassazione forestale.
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tassazione forestale
Insieme delle operazioni (rilievi tassatori) con le quali si determina la massa di un soprassuolo forestale e le sue caratteristiche.
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tasti
Denominazione usata talvolta nel Trentino per indicare un particolare assortimento di legname tondo, e cioè quei pezzi, generalmente della base del tronco, che vengono tagliati perchè guasti per attacchi di funghi o altri danneggiamenti Coll'allontanamento dei t. dal tronco questo fornirà toppi da sega, antenne, travi, ecc., netti da difetti mentre i t. forniranno soltanto materiale di poco valore espesso, unicamente legna da fuoco.
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tavola
Termine del commercio del legname per indicare un segato a sezione rettangolare, con spessore da 18 a 34 mm: se lo spessore va da 35 a 50 mm il termine specifico è ponte, mentre alle t. con spessore da 60 ad 80 mm è riservato il nome di palancola. La t. con spessore inferiore, e cioè dai 10 ai 15 mm è denominata scuretta.
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tavolame
Termine del commercio del legname usato per indicare collettivamente e genericamente segati aventi due facce parallele e con spessore notevolmente inferiore alla larghezza delle facce. Il t. dicesi parallelo se la sezione del segato non solo è rettangolare, ma è anche costante su tutta la lunghezza; dicesi rastremato o, erroneamente, conico se la refilatura segue all'incirca la rastremazione del tronco da cui il segato stesso è stato ricavato.
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