Vocabolario del Legno

Vocaboli e terminologie usate nel mondo del legno

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Termine Definizione
catenaria
Curva secondo la quale si dispone un filo pesante fissato alle estremità (p. es. nelle campate di teleferica).
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caterpillar
Termine inglese corrispondente a bruco, usato per indicare genericamente una trattrice cingolata.
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catrame
Prodotto della distillazione secca di carboni fossili o legno, che non risponde ad una composizione fissa ma è invece una miscela di varie sostanze tra cui dominano gli idrocarburi. Si presenta come un fluido vischioso ad odore penetrante, colore nerastro ed apparenza oleosa. È adoperato in agricoltura per coprire le ferite degli alberi impedendo l'ingresso dell'acqua, delle spore dei funghi e degli insetti, per coprire l'estremità infissa nel suolo di pali, tutori, steccati, nonchè in medicina veterinaria per varie affezioni animali.
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caurite
Una delle più comuni colle alle resine sintetiche all'ureaformaldeide, adoperata per la fabbricazione dei compensati e per falegnameria. È detta pure Kaurit.
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cava (incastro a)
Incastro di due pezzi di legno giacenti in piani perpendicolari: uno di essi porta sulla sua superficie una cavità (o cava) nella quale si adatta esattamente la sporgenza fatta nella sezione di testa dell'altro. La cava può essere passante se attraversa tutto lo spessore del pezzo, cieca nel caso in cui si limiti ad un certo spessore.
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cavallettamento
Operazione del cavallettare, cioè misurazione col cavalletto del diametro degli alberi di un dato bosco per poterne dedurre l'area basimetrica, gli alberi modello o la massa della provvigione legnosa esistente.
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cavalletto basimetrico
Cavalletto dendrometrico perfezionato che serve per misurare e registrare l'area basimetrica di un complesso di fusti legnosi in piedi. Nel c. b. di fianco alla consueta scala in cm per i diametri è posta una scala basimetrica che riporta valori proporzionali alle corrispondenti aree circolari.  La somma dei valori che via via si leggono sulla scala basimetrica in corrispondenza dei diametri che si misurano col cavalletto viene eseguita con un contatore-numeratore a pulsante montato sull'impugnatura del braccio mobile del cavalletto. Un secondo contatore-numeratore, montato sull'impugnatura del braccio fisso, serve per registrare il numero degli alberi misurati.  I vantaggi del c. b. sono: evitare la compilazione del piedilista e consentire che al cavallettamento totale di una particella boschiva sia addetta anche una sola persona. Inoltre al termine del cavallettamento si conoscono senza alcun bisogno di operazioni supplementari, l'area basimetrica totale ed il numero delle piante cavallettate.
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cavalletto da scorzatura
Trespolo sul quale vengono posati i tronchetti da scorzare per poterne fare la lavorazione più agevolmente.
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cavalletto da teleferica
Appoggio per sostenere i cavi della linea in un punto diverso dalle stazioni di estremità: negli impianti forestali è per lo più costruito in legname grezzo.
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cavalletto dendrometrico o calibro da tr
Calibro di notevoli dimensioni, di metallo o di legno, per la misurazione del diametro dei fusti degli alberi.
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cavo
Grossa fune di fibre tessili o di fili metallici per trasmissione trazione o sostegno di carichi.
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ceduazione
Operazione con la quale si effettua il taglio dei polloni di un bosco ceduo.
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ceduo
v. bosco ceduo.
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cellsa
Denominazione commerciale di pannelli di particelle agglomerate alle resine sintetiche ottenuti, con procedimeno brevettato, da legno di pioppo: sono fabbricati a Bolzano.
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cellula
Unità fisiologica ed anatomica degli organismi animali e vegetali che si presenta costituita da più parti: membrana, protoplasma, paraplasma.
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cellula vuota (procedimento a)
v. ruping (proc di preservazione).
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cellulasi
v. enzimi.
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cellulosa o cellulosio
Termine usato dal Payen più di 100 anni fa per indicare il residuo stabile ottenuto dal trattamento del legno con acido nitrico o con soda o potassa caustica.
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cellulosio
v. cellulosa.
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celotex
Denominazione commerciale del prototipo dei pannelli di fibre fabbricato sin dall'inizio del secolo negli Stati Uniti con gli steli di canna da zucchero esaurita.
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centiara
Unità di misura per modeste superfici, pari a 1 m2, e cioè ad 1/100 dell’ara.
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centina
Struttura in legno o profilati metallici per sostegno di archi o volte durante la costruzione.
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Centro di Sperimentazione dell'Ente Cell
v. ente nazionale per la cellulosa e la carta.
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Centro Nazionale del legno
Istituto di Ricerche creato in Firenze dal Consiglio Nezionale delle Ricerche in data 1 gennaio 1954 con la collaborazione dell'Università degli Studi di Firenze e dell'Azienda di Stato Foreste Demaniali.
I suoi scopi sono:
promuovere, attuare e coordinare le ricerche e la sperimentazione nel campo del legno;
raccogliere, conservare e diffondere la documentazione dell'attività scientifica e tecnica nelle materie di propria competenza secondo i criteri stabiliti dal C.N.R.;
curare i rapporti e gli scambi culturali con similari organizzazioni internazionali e con gli altri istituti italiani ed esteri;
contribuire alla formazione e al perfezionamento del personale scientifico nel campo delle ricerche sopraindicate;
svolgere ogni altra attività scientifica e tecnica che giovi al potenziamento della produzione.
In data 12 settembre 1963 è stata firmata una convenzione tra il C.N.R. e l'Associazione per lo Sviluppo della Tecnologia del Legno perché il «Centro di Sperimentazione Applicata e di Assistenza Tecnica del Legno» costituitosi in Trento il 7 dicembre 1962 assuma la figura di Sezione dell'Istituto Naz. del Legno del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Detta Sezione di Trento si occupa particolarmente della valorizzazione della produzione legnosa, dell'assistenza tecnica alle industrie del settore, della divulgazione e della propaganda nonchè degli studi concernenti la normalizzazione industriale.
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ceppaia
Parte basale del fusto dell'albero, ove il tronco esce dal terreno, e dalla quale si dipartono le radici, che della c. fanno parte. 
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ceppo
Spesso sinonimo di ceppaia, ma talora adoperato con il significato di grosso pezzo di legna da fuoco, di forma irregolare.
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cerambice
Denominazione comune ad alcuni Cerambicidi, fra cui sono particolarmente dannosi alle piante agrarie e forestali i seguenti:  Cerambix cerdo L. L'adulto, lungo fino a 5 cm, sfarfalla di notte in giugno-luglio e la femmina depone le uova nelle screpolature profonde della scorza delle vecchie querce. Le larve raggiungono il legno nel quale scavano gallerie ellittiche sinuose dirette in tutti i sensi. Dopo 3-4 anni esse raggiungono la lunghezza di 6-8 cm e si trasformano in ninfa entro una nicchia di segatura di legno agglomerata da una specie di seta. Attacca sia gli alberi sani, purchè vecchi, che quelli deperienti. La lotta si conduce introducendo nelle gallerie delle capsule di gelatina contenente solfuro di carbonio e otturando l'entrata con mastice.
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cerambìcidi o longicorni
famiglia di insetti Coleotteri Polifagi comprendente specie di medie e grandi dimensioni con corpo allungato e livree oscure o vistose. Antenne molto sviluppate, di 11-12 articoli; elitre di varia lunghezza, talora saldate fra loro; ali posteriori presenti o assenti. Larve allungate e depresse simili a quelle dei Buprestidi da cui differiscono per avere l'apertura anale a forma di y o di fessura trasversa; capo incassato nel protorace che è il più largo di tutti i segmenti; zampe brevi, ridotte o assenti. Le larve vivono nell'interno del legno vivo o morto ed anche nell'interno di steli di piante erbacee; gli adulti si nutrono invece di sostanze zuccherine.
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cerambix miles bonelli
Molto simile al precedente, se ne distingue per le antenne che sono appena più lunghe delle élitre. Vive sulla quercia ma allo stato adulto lo si osserva anche sui fiori delle Rosacee. Sulla quercia arreca danni analoghi a quelli del C. cerdo. Si combatte allo stesso modo.  Cerambix scopolii Fuessl. Si trova soprattutto sul melo, pero, ciliegio; l'attacco si manifesta per essere il tronco solcato da gallerie che sboccano all'esterno con un foro di circa 6 mm di diametro. Più piccolo delle specie precedenti, depone le uova nelle screpolature della scorza dei vecchi fruttiferi e, talora, delle querce. La larva, che vive due o tre anni, scava nel legno gallerie poco sinuose. L'adulto risalendo la galleria larvale esce perforando la scorza e sfarfalla in giugno-luglio. Attacca specialmente i tronchi ed i grossi rami la cui vitalità è rallentata accelerando la morte della pianta. La lotta si conduce mediante irrorazioni a base di solfato di rame e di solfato di ferro.
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chain
unità di misura delle lunghezze usate nei paesi di lingua inglese, corrispondente a 1/80 di miglio, e cioè a 20,1168 m.
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