Vocabolario del Legno
Vocaboli e terminologie usate nel mondo del legno
Termine | Definizione |
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c.o.d. |
abbreviazione commerciale della dicitura inglese cash on delivery = pagamento alla consegna.
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cabestano |
Argano ad asse verticale usato talora per comando di attrezzature agricole o forestali.
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cabriole |
Termine che designa uno stile costruttivo per le gambe di sedie e di altri mobili; si tratta di gambe curve, assottigliantesi verso la base, che ricordano vagamente una forma umana o animale.
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calcio (dell'albero) |
Parte bassa del fusto di un albero, per lo più svasata e da cui si partono le radici.
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calibro da tronchi |
v. cavalletto dendrometrico.
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callo |
In botanica si distinguono i c. di cicatrizzazione da quelli di saldatura. I primi indicano il complesso dei tessuti che tendono a ripristinare la continuità tra tessuti lesi da un trauma, i secondi i tessuti di nuova formazione che devon saldare le due parti di un innesto. Sia nell'un caso che nell'altro nel c. compaiono dapprima delle cellule indifferenziate o a carattere parenchimatico, successivamente si formano alla superficie degli elementi differenziati a carattere protettivo e nell'interno altri di tipo conduttore ecc., dai quali si otterrà in definitiva l'organizzazione dei nuovi tessuti.
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calo |
Diminuzione, nel peso o nel volume, di una merce, per effetto di fenomeni connessi col passare del tempo, oppure con la manipolazione, la lavorazione ed il trasporto.
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calocchia |
Voce del litorale toscano per indicare un palo da vite di orniello, scopa, albatro, di lunghezza compresa tra 3 e 4 m, con diametro al calcio sotto i 5 cm. Le c. sono vendute a fasci di 25 pezzi.
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caloria |
Unità di misura del calore, corrispondente alla quantità di calore da somministrare a 1 g d’acqua distillata per portarlo da 14,5°C a 15,5°C: la grande caloria (kcal) equivale a 1000 calorie.
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cambio |
Strato continuo di cellule meristematiche sottostante alla corteccia ed avvolgente tutta la radice e il fusto, il quale, dividendosi ripetutamente in senso tangenziale all'asse, produce nuove cellule che si differenziano successivamente negli elementi tipici dell'organo che andranno a formare. Il c. produce esternamente il libro, che fa parte della corteccia, ed internamente il legno.
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camola o cagnone |
Denominazioni dialettali dell'alta Italia indicanti in genere larva di insetto lepidottero xilofago, cioè scavante nel legno degli alberi lunghe gallerie: es. il Cossus cossus L. o perdilegno rosso, le Saperde, ecc. Nel linguaggio familiare camola indica altresì tarma della lana.
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campata (di teleferica) |
Tratto cavo compreso tra due appoggi successivi della linea.
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canale |
Un incavo lungo e stretto tagliato nel verso delle fibre.
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canale, di una sgorbia |
La parte concava della lama di una sgorbia.
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canalone di esbosco o boale o couloir o |
Depressione valliva di limitata ampiezza, per lo più coincidente con un impluvio a fianchi ravvicinati ed erti, solcante un versante montano con pendenza tale che i fusti ed i tronchi arborei provenienti dalle utilizzazioni forestali della parte alta, possano discendervi per semplice gravità. I c. d. e. funzionano in sostanza come delle vie che possono essere seguite soltanto dai tronchi legnosi e sono molto utili per facilitare l'esbosco.
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canastro o conastro o conastrello o legn |
Denominazioni attribuite nolle Alpi Orientali al legno di compressione delle resinose, e cioè ad un legno in cui una sollecitazione di compressione (vento, chioma asimmetrica), ha originato una modificazione delle pareti cellulari che sostanzialmente risultano più spesse e più lignificate. Il c. ha color bruno rossastro, è più pesante, assai più duro e soggetto a ritiro superiore di quello del legno normale: gli inconvenienti maggiori sono però la difficoltà di lavorazione e la tendenza allo spacco e a movimenti a seguito di variazioni di umidità.
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cancro |
Denominazione generica di varie malattie provocate su piante legnose ed erbacee da funghi. Fra le principali si ricordano: c. del legno degli alberi (Nectria cinnabarina Fries). Molto diffuso allo stato saprofitario sui tronchi e sui rami morti, raramente parassitario. Le specie più comunemente colpite sono: l'ippocastano, il tiglio, l'olmo, il carpino, l'acero, il gelso, ecc. Il fungo (Ascomicete) penetra attraverso le ferite ed invade molto profondamente anche il legno producendo necrosi che si trasformano successivamente in cancri. Sugli organi uccisi si riproducono le fruttificazioni conidiche sotto forma di cuscinetti rosei o rossi, ed i periteci, di color rosso cinabro a superfice zigrinata. La lotta è molto difficile e spesso l'asportazione delle parti infette non è sufflciente; quindi di meglio prevenire con la disinfezione delle ferite e l'abbruciamento delle parti colpite.
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candela |
Termine toscano per indicare fusti sottili per impalcature, o tronchi grezzi di medio diametro per i pezzi verticali delle armature di miniera.
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cane |
Blocchetto di legno duro o, a volte, di metallo, che si inserisce nelle mortase presenti sul banco da falegname e serve d'appoggio per impedire il movimento orizzontale del pezzo in lavorazione. E' detto anche fermo.
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cani |
Accessorio del banco da falegname, consistente in due prismi d'acciaio sporgenti con un rilevo angolato dal piano di lavoro. Uno dei c. è al banco, mentre l'altro è collegato ad una morsa mediante l'opportuno spostamento di questa si può pervenire a serrare il pezzo di legno da lavorare tra le due sporgenze dei c., in guisa da renderlo solidale al banco e impedirne ogni movimento.
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cannello (carbone di) |
Carbone ottenuto da polloni e rami di piccola dimensione (non oltrepassanti cioè il diametro di 7 cm) non sottoposti a spacco longitudinale. Ottimo è il c. ottenuto dalla macchia mediterranea.
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canteri o cantieri |
Termini usati in alcune provincie della zona alpina per indicare tronchi di legname, talora parzialmente smussati, lunghi da 4 a 8 m e con diametro in punta da 5 a 7 cm, ad uso di impalcature.
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cantilever |
Termine inglese avente il significato di mensola, adoperato spesso dai nostri costruttori per indicare una struttura portante a sbalzo.
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cantinella |
Legno segato in lunghezza normale di 4 m e in sezioni di piccola dimensione p. es. da 6 x 24 mm a 15 x 30 mm. In alcune zone è considerato sinonimo di listello.
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capitale legnoso (di un bosco) |
Massa del soprassuolo arboreo di un bosco.
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capitolato d'oneri o quaderno d'oneri |
Atto amministrativo contenente l'insieme organico delle prescrizioni relative all'esecuzione di un contratto tra una pubblica amministrazione ed un privato (per es. per la costruzione di un edificio statale, l'apertura di una strada, ecc. da parte di una impresa resasi aggiudicataria dei lavoro all'esericizio di una concessione.
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capitozza |
Albero di specie latifoglie nel quale col taglio del cimale si provoca la formazione di una ampia chioma inserita tutt'attorno alla sezione terminale. Lo scopo dell'operazione di capitozzatura e quella di creare chiome di sviluppo, superiore al normale onde ottenerne effetto decorativo o di ombreggiatura (come nel caso delle alberature dei viali,) oppure per produrre con brevi turni legna da ardere dalle piante sparse tra i coltivi, lungo i fossi e i canali.
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capriata o incavallatura |
Struttura per sostegno del tetto, per lo più costituito da un sistema reticolare a triangoli. Può essere in legno, in ferro, in cemento armato.
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capricorno delle case |
v. cerambicidi.
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carbolineum o carbolineo |
Nome attribuito originariamente dall'Avenarius (1876) agli oli pesanti di catrame clorurati a caldo, ma, dopo la scadenza del brevetto, usato per indicare miscele di oli di catrame contenenti fenoli. Usato come antisettico da legno.
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