Derivati del Legno
Il legno costituisce un importante materiale di base nell'industria
chimica. Recentemente sono state sviluppate tecniche di estrazione di
vari costituenti chimici del legno, ad esempio il tannino, vari
pigmenti, resine e oli. Ogni anno un'enorme quantità di legno viene
trattata chimicamente o meccanicamente per essere ridotta in pasta e
successivamente trasformata in carta.
Oltre all'acqua, il principale
costituente del tessuto legnoso è la cellulosa. Grandi quantità di
questo materiale, utilizzate nella produzione di rayon e
nitrocellulosa, provengono da materie prime quali il cotone, ma è in
aumento la percentuale ricavata dal legno. La principale difficoltà
nell'uso di cellulosa prelevata dal legno consiste nella separazione
dalle impurità, ad esempio la lignina (che è un carboidrato).
In
molti processi industriali, il legno può essere utilizzato come
materiale chimico grezzo, senza separare la cellulosa dalla lignina.
Nel processo Bergius, viene trattato con acido cloridrico per produrre
zuccheri, utilizzati poi come alimento per il bestiame o avviati al
processo di fermentazione per produrre alcol. Il legno può essere
trasformato in combustibili liquidi mediante idrogenazione. Viene usato
da tempo come fonte di sostanze chimiche ottenute per distillazione;
molte di queste sostanze, tuttavia, come l'acido acetico, l'alcol
metilico e l'acetone, vengono attualmente fabbricate sinteticamente.
Recentemente
sono stati ottenuti per via chimica alcuni nuovi prodotti che uniscono
alle proprietà meccaniche del legno una maggiore resistenza e durata.
Il metodo principale per fabbricare questi materiali consiste
nell'impregnare il legno con sostanze opportune, ad esempio una miscela
di fenolo e formaldeide, e riscaldarlo in modo che le cellule vegetali
reagiscano con i composti chimici, formando una materia plastica. Il
legno così trattato resiste al deterioramento, agli insetti e ai tarli;
la sua densità relativa è superiore a quella originale, ma la
resistenza è più o meno la stessa. Spesso il legno impregnato è
sottoposto, anziché a riscaldamento, a una pressione di circa 70
kg/cm2, mentre sono in corso le reazioni chimiche a livello cellulare:
il materiale che se ne ottiene ha densità relativa pari a 1,35, durezza
e resistenza maggiori, ma in generale minore rigidità del legno di
provenienza.