Vocabolario del Legno

Vocaboli e terminologie usate nel mondo del legno

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Termine Definizione
sesia culiciforme
v. parantrene culiciforme.
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sesia tabaniforme
v. parantrene tabaniforme .
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sesidi o egeridi
Famiglia di Lepidotteri Eteroneuri di piccole o medie dimensioni, diurni o crepuscolari, rapidi volatori, che avendo perduto buona parte delle squame delle ali, presentano queste trasparenti ed assomigliano perciò vagamente agli Imenotteri. Cranio fornito di ocelli; spiritromba più o meno lunga palpi mascellari brevissimi; ali anteriori molto strette addome terminante spesso con un vistoso ciuffo di squamette allungate. Le larve subglabre biancastre, provviste di 5 paia di zampe addominali, xilofaghe, talvolta cecidogene, vivono nei tronchi, nei rami e nelle radici di varie piante agrarie e coltivate. Pupe semilibere, fornite di processi tegumentaliche facilitano i loro spostamenti e la parziale fuoriuscita delle gallerie larvali onde favorire lo sfarfallamento degli adulti. In Italia sono note una cinquantina di specie. Le più dannose sono la sesia apiforme, il parantrene tabaniforme ed il parantrene culiciforme.
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sesto dedotto (metodo di cubatura del)
Metodo approssimato di cubatura degli assortimenti (travatura) a spigolo vivo e per i quali è tollerato dell'alburno agli spigoli. Secondo detto metodo, un pezzo (ritenuto cilindrico) di circonferenza C e lunghezza H, fornisce un trave a spigolo vivo, e con tolleranza di alburno, di volume: (1/4 • 5/6 • C)2 • H = (5/24 • C)2 • H Il rendimento di utilizzazione risulta di circa il 54 % del volume del tronco tondo.
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sezione
La forma esatta di un pezzo quando è tagliato ad angolo retto rispetto alla sua lunghezza.
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sfacciatura o sfaccio
Termini dei boscaioli delle Alpi Occidentali per indicare la specchiatura su cui viene apposta l'impronta del martello forestale sulle piante assegnate al taglio dall'Autorità Forestale.
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sfibratura del legno
Operazione diretta a rompere i legami tra le cellule del legno onde ridurlo in una massa di fibre o almeno di piccoli fasci di fibre. La s. può essere effettuata meccanicamente premendo il legno contro una mola in rapida rotazione, mantenuta costantemente bagnata; o chimicamente con adatte soluzioni capaci di sciogliere o disgregare il cemento ligninico tra le fibre, o con metodi misti o altri procedimenti brevettati. Tra questi ultimi il procedimento Mason, col quale si sottopone il legno, ridotto in schegge minute, a vapor d'acqua a forte pressione in una sorta di autoclave che successivamente viene posta in comunicazione con l'ambiente esterno. Si verifica così una subitanea depressione, la quale provoca una specie di esplosione che disintegra il legno. Dalla s. d. l. si ottiene un materiale incoerente ma feltrabile che serve per la fabbricazione di carta e di pannelli di fibre.
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sfogliatrice da legno
Per quanto tale denominazione possa applicarsi a qualsiasi macchina capace di ridurre un pezzo di legno in fogli sottili, essa è più particolarmente riservata alle macchine (dette anche con un brutto francesismo: dérouleuses) nelle quali il tronco è fatto girare sul suo asse a contatto con un coltello dotato di un movimento micrometrico di traslazione, cosicchè se ne origina un nastro largo quant'è la lunghezza dei tronco e più o meno lungo a seconda del diametro del tronco che viene quindi sfogliato secondo una spirale. È questa la macchina fondamentale per la fabbricazione dei compensati o degli oggetti fabbricati con sottili strati di legno come alcuni imballaggi, ceste, ecc.
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sfogliatura del legno
Operazione diretta a ridurre tronchi o altri pezzi di legno in fogli: viene praticata con le sfogliatrici e le trance. I fogli che ne derivano costituiscono il punto di partenza della fabbricazione dei compensati oppure, trattandosi di legni fini, delle impiallacciature decorative: lo spessore di sfogliatura può variare tra qualche decimo di mm e i 6-7 mm normalmente è fra gli 11 e i 15/1O di mm per i fogli di legno corrente da compensato e fra i 4 e i 5/10 di mm per i tranciati da decorazione.
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sfollamento o sfollo (taglio di)
Termine forestale col quale si indica il taglio e l'utilizzazione delle piante che in un dato soprassuolo boschivo di giovanissima età sono considerate soprannumerarie, e cioè eccedenti il numero che costituirebbe, all'età data e con le dimensioni raggiunte, la densità normale del bosco. Al taglio di s. si destinano in primo luogo le piante più scadenti deperite, cimate, onde gli individui che rimangono siano i più vigorosi e promettenti. Il taglio di s. è generalmente una operazione passiva dal punto di vista economico e viene spesso abbinato al taglio di ripulitura.
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sfrido
Insieme delle perdite e dei cascami che si verificano durante la lavorazione necessaria per passare dai fusti grezzi degli alberi al prodotto legnoso finito.
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sftwd.
Abbreviazione usata nel commercio dei legnami in luogo della dicitura inglese: softwoods. Detta dicitura, come è detta alla relativa voce, indica non legni teneri, ma legni di conifere.
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sgamollatura
Operazione di scalvatura particolarmente diretta a ottenere piante a sgamollo e ad assicurare la costanza di tale governo.
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sgamollo
Pianta sulla quale si pratica la scalvatura o taglio dei rami in modo da favorire la rimessa di fronde dalle inserzioni dei rami stessi sul fusto. Un insieme di più sg. forma il cosiddetto ceduo a sgamollo.
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sgarrettatura
Taglio al piede di giovani piantine di latifoglie messe a dimora, allo scopo di meglio equilibrare la parte aerea alle radici, dopo il taglio queste ultime si rinforzano mentre dal colletto escono le nuove rimesse. La s. può altresì praticarsi prima che la piantina venga trapiantata: sarà così da porre a dimora la sola radice. Alcuni usano il termine per indicare anche la prima ceduazione di un bosco che si vuol governare a ceduo su ceppaia.
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sgorbia
Sorta di scalpello per legno, il cui tagliente è a sezione più o meno curva.
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shingle
Termine inglese per scandola o tavoletta sottile.
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sicurezza (carico di) o (grado di)
Nel calcolare una struttura sollecitata da una data forza le dimensioni vengono stabilite in relazione ad un'aliquota (inferiore ad 1) del carico unitario di rottura per il materiale adoperato; tale aliquota viene detta carico di s. ed il rapporto tra carico di rottura e carico di sicurezza prende il nome di grado o coefficiente di sicurezza.
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silografia
v. xilografia.
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silologia
v. xilologia.
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silometro
Ampio recipiente di forma per lo più cilindrica che serve per misurare il volume di pezzi di legno di forma irregolare: riempito il s. d'acqua fino all'orlo, si immerge il legno curando che resti sommerso; dal volume dell'acqua uscita può praticamente desumersi il volume del legno (prescindendo dal piccolo errore dovuto ad un certo assorbimento d'acqua da parte del legno).
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siloteca
v. xiloteca.
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silver grain
Denominazione inglese di quella particolare figura (v.) del legno che è fornita, nelle sezioni radiali, dalla presenza di grosse specchiature (v.).
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sirice o vespa del legno
Sirex gigas L. Insetto dell'Ordine degli Imenotteri, Famiglia dei Siricidi dall'apparenza di una grossa vespa (lungh. da 20 a 45 mm). Corpo allungato bruno, ad addome cilindrico, testa e torace neri, ali trasparenti giallastre, la femmina è dotata di un lungo e robusto ovopositore a trivella che le consente di porre le uova in profondità nel legno. La larva che giunge sino a 30 mm di lunghezza vive due anni scavando una galleria sinuosa: l'adulto fuoriesce all'inizio dell'estate e subito hanno luogo l'accoppiamento e la deposizione delle uova Da noi sono particolarmente attaccati gli abeti bianchi: è raro che l'insetto deponga le uova su alberi vegeti, ma viceversa preferisce materiale abbattuto o in deposito. I danni possono essere notevoli.
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siricidi o uroceridi
Famiglia di Imenotteri Sinfiti comprendente insetti di medie e grandi dimensioni, allungati, subcilindrici, leggermente depressi, forniti di lunghe antenne, col pronoto profondamente incavato posteriormente e con addome munito di un lungo e stretto ovopositore. Le larve sono xilofaghe, lunghe, subcilindriche con zampe toraciche ridotte a mammelloni allungati, piegati medialmente. Le specie più importanti sono il Sirexgigas L. (sirice o vespa del legno) ed il Sirex juvencus L.
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slitta da esbosco
Slitta adoperata per l'esbosco dei tronchi legnosi su terreno naturale, su pista o su neve. Elemento fondamentale della slitta da tronchi è il sistema di fissazione del materiale legnoso, ottenuto per lo più con catene e tenditori. Se il materiale non è sostenuto completamente dalla slitta, ma è soltanto la parte anteriore che vi trova appoggio, si parla più propriamente di semislitta: in tal caso i tronchi sono a contatto con il terreno nella parte posteriore e provocano pertanto solchi e danni non trascurabili alla pista, subendo essi stessi un notevole deterioramento.
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slumacature
Termine volgare per indicare le tracce lasciate dalle lumache sul loro passaggio. In senso figurato si adopera la stessa voce nella pratica artigiana del legno per indicare le specchiature (v.) date dai raggi midollari nelle sezioni subradiali, particolarmente dei legni di quercia.
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slupatura
A rigore dovrebbe intendersi la sola asportazione del legno cariato dell'olivo (lupa), mail termine viene generalizzato a tutte le piante. È opportuno che essa sia seguita dalla disinfezione del legno sano, messo allo scoperto, con una soluzione di solfato ferroso.
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smacchio
v. esbosco.
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smerigliatrice o levigatrice o lisciatri
Macchina per ottenere sopra un pezzo di legno una superficie perfettamente liscia e levigata. Le s. sono di due tipi: a disco se il pezzo è sottoposto all'azione di un disco, fissato all'estremità di un albero in rapida rotazione e sulla cui superficie è fissata della carta vetro a nastro se la carta vetrata, fissata su una robusta tela, forma un anello in traslazione per mezzo di due pulegge di estremità (di cui una motrice). Gli oggetti piccoli si possono appoggiare sul ramo superiore dell'anello, mentre per lisciare superfici piane piuttosto ampie si ricorre al ramo inferiore opportunamente fatto strisciare sul pezzo.
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