Vocabolario del Legno

Vocaboli e terminologie usate nel mondo del legno

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Termine Definizione
legno densificato o laminato o compresso
Legno che con procedimento di laminazione o di compressione è stato portato ad un peso specifico superiore a quello del legno non trattato: tale lavorazione è spesso abbinata ad una impregnazione con resine sintetiche al fine di rendere irreversibile la diminuzione dimensionale dalla quale consegue l'aumento del peso specifico.
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legno di compressio
v. canastro.
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legno di reazione
Legno che per essere stato soggetto - durante la vita dell'albero da cui proviene - a particolari sollecitazioni e stimoli (dovuti p. es. alla gravità od al vento) presenta delle anomalie di struttura delle cellule che lo formano. Tale denominazione è comprensiva delle altre due: legno di tensione e l. di compressione o canastro.
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legno di risonanza
Denominazione attribuita nel commercio dei legnami al legno di abete rosso ad anelli molto sottili e presentanti minute introflessioni che si ripetono nella stessa direzione radiale per un certo numero di anelli Il nome deriva dal fatto che detto legno fornisce materiale ottimo per la cassa armonica degli strumenti musicali a corda, di cui esalta, per complessi fenomeni di diffusione e di riflessione, l'intensità sonora. Gli abeti che forniscono l. d. r. si trovano in gruppi o individui isolati delle foreste di alcune valli alpine, p. es. in Cadore (Somadida, Val Visdende), in Carnia ed in Trentino (Val di Fiemme), ove son chiamati noseler). Altre zone rinomate in Europa per l'abete di risonanza sono i Carpazi ed i Vosgi.
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legno di tensione o bianco delle latifog
Denominazioni attribuite ad un legno in cui una sollecitazione di trazione (vento, chioma asimmetrica) ha originato una modificazione delle pareti cellulari per la quale esse sono ispessite da uno strato di cellulosa quasi pura. Il l. di t. è di color niveo, più pesante ed a maggior ritiro del legno normale: si lavora con grande difficoltà ed è soggetto a notevoli deformazioni con l'essiccazione.
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legno dolce
Termine botanico che designa il legno con struttura cellulare larga, tipico delle conifere; tale legno può avere anche notevole durezza.
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legno duro
Termine botanico che designa il legno con struttura cellulare stretta; non sempre a ciò corrisponde un'effettiva durezza.
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legno lamellare
È costituito da listelli di legno massello incollati tra loro per formare pannelli di varie dimensioni e spessori. È robusto e si presta a numerosi impieghi come piani di tavoli o cucine, mobili vari, ripiani di libreria ecc.
In una lavorazione particolare il legno viene sottoposto ad una pressione superiore a quella richiesta per l'incollaggio con lo scopo di ottenerne una riduzione di volume ed un aumento del peso specifico. Viene chiamato legno lamellare densificato.
Rispetto a un “asse di legno massello” delle stesse dimensioni il pannello in lamellare offre una resistenza e una flessione decisamente superiori. Lo si può trovare facilmente nei centri di bricolage nelle varie dimensioni.
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legno laminato
v. laminato.
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legno lavorato
Legno che non è ottenuto per semplice taglio del tronco, ma ha subito alcune lavorazioni; sono legni lavorati il multistrato, il paniforte, il truciolare, ecc.
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legno massello
Legno ottenuto per semplice taglio del tronco, senza altre lavorazioni.
Gli alberi, opportunamente tagliati con macchinari appositi, vengono portati in segherie in cui si affetta il tronco secondo alcuni schemi ben definiti. Quindi il legname ottenuto viene sottoposto a stagionatura, processo in cui si riduce il suo tasso di umidità a livelli accettabili per la lavorazione.
Il sistema di essiccazione naturale è il più seguito e consiste nel sistemare all'aperto le assi di legno dopo averle adeguatamente distanziate e protette da una copertura. Dopo un determinato periodo di tempo le assi sono pronte per essere lavorate; spesso però il livello di umidità raggiunto è ancora un po' elevato per il legname destinato agli interni che perciò deve essere trattato artificialmente.
È facile, infatti, che dopo aver acquistato in segheria alcune assi, averle riposte in cantina o in laboratorio si deformino e si distorcano per effetto del cambiamento dei livelli di umidità e di temperatura. Alcuni tipi di legno sono più sensibili di altri.
Tra i difetti che si possono riscontrare nelle tavole acquistate vi sono appunto un'eccessiva imbarcatura, i nodi e la presenza di sacche di resina. Vi sono legni più duri di altri; alcuni sono più adatti alla realizzazione di strutture per esterni, altri per l'intaglio, poi vi sono quelli economici e quelli più costosi.
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legno migliorato
Legno che per effetto di particolari lavorazioni ha,avuto una modificazione favorevole delle caratteristiche normali: per es. del ritiro, della resistenza agli agenti distruttori, ecc.
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legno moschettato
Dicesi di legno presentante sulle sezioni visibili numerosi fori circolari di piccolo diametro corrispondenti a gallerie scavate dalle larve di alcuni insetti, e particolarmente dei Lyctus. È un difetto frequente nell'alburno del legno di quercia ed in vari legni tropicali teneri.
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legno rosso delle resinose
v. canastro.
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legno sobbollito
v. legno cotto.
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legno stabile
Legno che è stato sufficientemente stagionato in relazione all'ambiente in cui verrà installato, e che perciò non subirà sensibile ritiro o altre deformazioni.
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legno temprato
Legno precompresso che è stato immerso in olio per renderlo resistente all'acqua.
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legno torrefatto
v. carbone rosso.
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lenticelle (del sughero)
Ammassi di cellule molto porose e ricche di spazi intercellulari atte a consentire il passaggio ai gas ed ai vapori.
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levigatrice
v. smerigliatrice.
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lfm
Abbreviazione usata in Germania e in Austria nel settore legnami per indicare metro corrente = laufende meter.
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lg.
Abbreviazione usata in Germania e in Austria nel settore legnami per indicare lunghezza
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lgth
Abbreviazione usata nel commercio dei legnami in luogo della dicitura inglese: lenght = lunghezza
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liane
Denominazione comprensiva di tutte le piante sarmentose a fusto lungo e tanto sottile da doversi avvolgere a spirale su un tutore o aggrapparsi ad esso con radici avventizie o con organi vari (viticci, ventose, ecc.) per mantenersi eretto. Si tratta per lo più di piante megaterme, ma possono essere ascritti a questa categoria anche alcuni vegetali che vivono in Italia, come la vitalba, la vite selvatica, il caprifoglio, l'edera, ecc.
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libbra
Unità di peso usata un tempo in vari paesi con diverse equivalenze in misura metrica. Attualmente è in vigore nei paesi di lingua inglese con il seguente valore di corrispondenza 1 lb = 0,454 kg.
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libro o floema o leptoma
Porzione del fascio fibro vascolare costituita da tubi cribrosi con cellule annesse, parenchima del libro e fibre liberiane. Nel libro si trovano spesso dei vasi laticiferi o dei canali secretori. Si forma per attività del cambio ed esternamente ad esso venendo a costituire la parte principale e più interna della corteccia di una pianta.
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licciarola
Vedi "pinza stradaseghe".
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lignificazione
Modificazione della membrana cellulare di molti vegetali in virtù della quale la cellula perde parte della sua elasticità ed accresce la sua rigidità in funzione del particolare compito cui è devoluta. È conseguente alla penetrazione in essa della lignina. La cellula lignificata conserva la permeabilità per l'acqua e per le soluzioni.
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lignina
Sostanza a struttura chimica non ancora nota con sicurezza che accompagna costantemente la cellulosa nei tessuti lignificati e dalla quale può essere separata idrolizzando la cellulosacon acido cloridrico concentrato a freddo oppure con la dissoluzione della 1. con alcali a caldo o per solforazione o per ossidazione parziale (cloro, clorato potassico, ecc.),e successiva riprecipitazione. Si pone in evidenza trattando il legno con fluoroglucina ed acido cloridrico si ottiene una colorazione rosso-violacea. Sostanza incrostante le membrane cellulari, ne riduce l'elasticità e la rigonfiabilità e ne aumenta la durezza. Contiene C in ragione del 63-67 %. Sottoposta a distillazione secca dà alcool metilico ed acido acetico; ha svariate applicazioni industriali: mangimi, sostanze plastiche, combustibili.
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lignofol
Particolare tipo di legno migliorato costituito da sottilissimi fogli di legno di faggio, incollati alle resine sintetiche e compressi. Il peso specifico viene portato a 1,20-1,30.
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