Vocabolario del Legno

Vocaboli e terminologie usate nel mondo del legno

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Termine Definizione
colla
Sostanza atta a far aderire durevolmente due pezzi di uno stesso materiale (legno con legno) o anche di materiali diversi (legno con metallo).
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colla a due componenti
Una colla costituita da due componenti tenuti in recipienti separati, che fa presa solo quando i due componenti vengono mescolati. In genere uno dei due componenti si usa in piccole quantità ed è detto induritore.
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collasso (del legno)
Difetto del legno sottoposto ad una essiccazione artificiale troppo rapida o comunque non ben regolata, e che si manifesta con zone di depressione superficiale e fessurazioni interne talora nemmeno percettibili alla superfice dei segati.
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collaudo
Operazione con la quale si controlla, una volta ultimati i lavori o le forniture che erano state affidate ad una impresa, che siano state rispettate tutte le clausole regolanti i lavori e le forniture stesse sia in quantità che in qualità Nel caso di tagliate boschive il c comprende soprattutto il rilievo dei danni. Per i legnami già ridotti in assortimenti il c. comprende sia la misurazione quantitativa che l'attribuizone di qualità (o scelta). Nel caso di macchine il c. ha per scopo di accertarsi del loro perfetto stato di funzionamento.
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collenchima
Tessuto vegetale avente funzione di sostegno e costituito da cellule vive analoghe a quelle del parenchima di solito allungate ed in grado di crescere ancora. Serve alla resistenza meccanica delle piante ancora in via di accrescimento. In esso sono per lo più assenti gli spazi intercellulari.
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colletto
Tratto del fusto degli alberi ove essi sono inseriti alle radici ed escono dal suolo.
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colofonia
Residuo solido della distillazione della resina di pino in corrente di vapore. Col nome specifico di c. di legno si indica quella ottenuta dalla distillazione, sempre in corrente di vapore, del legno dei ceppi o di altri pezzi di legno particolarmente resinosi.
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coltivazioni industriali da legno
v. colture ind. da legno.
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colture (o coltivazioni) industriali da
Sebbene qualsiasi bosco possa a rigore essere considerato una c. i. da l., tuttavia tale denominazione viene più specificatamente riservata a piantagioni di specie che, per loro natura e per i terreni ove vengono poste a dimora, sono suscettibili di rapido accrescimento e pertanto di elevata produzione.
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colture di ripa
v. ripa.
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combinata (macchina da legno)
Macchina per la lavorazione del legno nella quale,sopra una unica incastellatura, sono sistemate più macchine azionabili, ma non contemporanamente, da un solo motore. Il tipo più comune comprende un banco con sega a disco, piallatrice a filo o di spessore e fresa ad asse verticale; all'estremo dell'albero orizzontale si possono  fissare una punta per cave e una fresa.  Le c. sono multiple quando vari ferri possono lavorare contemporaneamente, per es. per dare al pezzo spessore e larghezza prestabilite: in tal caso le posizioni relative dei ferri devono essere regolabili opportunamente.
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combustibile
Nome dato a tutte le sostanze della cui combustione si approfitta per produrre calore. Caratteristica fondamentale dei c. è il loro potere calorifico ossia la quantità di calore svolto dalla combustione completa dell'unità di peso (o di volume). Potere calorifico superiore è quello ottenuto considerando nel prodotto della combustione l'acqua allo stato liquido a 15°C; inferiore quello in cui l'acqua è considerata allo stato di vapore a 100°C.
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combustibili vegetali
Denominazione riservata alla legna da ardere, al fasciname, al carbone di legna ed alla carbonella tratti dalle piante legnose costituenti o non soprassuoli boschivi.
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compensato
v. "strato".
v. "legno compensato".
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compreg
Materiale prodotto verso la fine della seconda guerra mondiale negli Stati Uniti, e risultante dalla sovrapposizione di sottili fogli di legno impregnati con resine sintetiche le quali polimerizzano durante l'operazione di compressione che serve ad ottenere un peso specifico superiore a quello originario. Pregi del c. sono l'aumento del peso specifico (sino a 1,4), della resistenza a compressione, durezza ed usura, stabilizzazione dimensionale, resistenza elevata alle alterazioni.
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compresa boschiva
v. classe economica boschiva.
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condizionatura (del legno)
Operazione mediante la quale si adegua opportunamente il legno a delle condizioni di umidità che gli devono consentire di non subire inconvenienti dovuti a differenze troppo sensibili di stato igrometrico tra la superficie e l'interno dei pezzi, oppure nei riguardi dell'ambiente esterno.
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coniferamento
Piantagione artificiale di resinose in boschi depauperati di latifoglie, specialmente cedui al fine di aumentare quantitativamente e qualitativamente la produzione legnosa.
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conifere
Classe di piante delle Gimnosperme comprendente oltre 500 specie di piante con frutto a cono ed altre che, pur con frutto di forma diversa, hanno con le prime identità di morfologia florale, di fecondazione, ecc. Le loro caratteristiche principali sono: foglie aghiformi persistenti (Abies, Pinus, Juniperus) o caduche (Taxodium, Larix) inserite a spirale o verticillate, isolate o a fascetti, oppure a squame connate (Cupressus) eccezionalmente allargate a lamina (Ginkgo).Rami inseriti a palchi e formanti chioma per lo più slanciata. Fiori maschili in amenti, organi femminili nudi raggruppati o solitari. Frutti a cono o strobilo (Abies,Larix), a galbula (Cupressus), a pseudobacca (Juniperus), a pseudodrupa (Ginkgo). Semi a guscio talora alati. Legno costituito da sole fibrotracheidi con raggi midollari uniseriati, con canali resiniferi(Larix, Pinus) oppure senza (Abies,Taxus). Sono scientificamente suddivise in 7 famiglie: Araucariacee,Cefalotaxacee, Cupressacee, Pinacee, Podocarpacee, Taxacee, Taxodiacee.Le c. vivono tanto nelle zone fredde e temperate che in quelle calde in formazioni (pure o miste) le quali costituiscono ingenti riserve di materiale legnoso da lavoro, e di sottoprodotti quali i semi eduli, le resine, i tannini, gli oli eterei, ecc.
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cono da esbosco
Attrezzo per agevolare il trascinamento sul suolo dei tronchi abbattuti, consistente in un cappuccio conico o quanto meno appuntito attraverso la cui punta passa il cavo che collega il tronco al motore che effettua la trazione.
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cono o pigna o pina o strobilo
Falso frutto, caratteristico della famiglia delle Pinacee, formato essenzialmente dalle squame placentari fortemente ispessite e lignificate, mentre le squame carpellari sono atrofizzate o, comunque, sempre meno ispessite delle placentari. Seme munito quasi sempre da un'espansione esile a forma di ala, embrione con molti cotiledoni.
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consegna (di una tagliata boschiva)
Atto col quale il materiale legnoso in piedi, assegnato per il taglio dall'autorità Forestale in un bosco di proprietà di Enti, viene consegnato a chi se ne è reso acquirente (aggiudicatario) a seguito di regolare asta, licitazione o concessione.
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contraffisso
Asta di capriata che parte da un nodo del perimetro inferiore e sostiene un'asta del corrente esterno in un punto intermedio.
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contrafforti basali (del fusto)
Sporgenze rilevate alla parte basale del fusto degli alberi che costituiscono  il raccordo tra questo e le grosse radici: particolarmente notevoli in molte specie tropicali di grande sviluppo. Nel nostro paese sono frequenti nel pioppo cipressino.
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contrassegno principale
Un segno sulla faccia principale che si estende fino alla costa principale.
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controfilo
Termine della tecnologia del legno per indicare che conno a fibratura non perfettamente parallela alla superfice da lavorare, il tagliente dei ferri incontra le fibre in modo da rovesciarle, il che causa difficoltà di lavorazione e superfice più scabra. Nella piallatura un pezzo con unica inclinazione fibratura l'operaio può scegliere la direzione che gli consente di evitare il controfilo su di una delle facce (e cioè quella che deve presentarsi meglio), ma nel legno con fibratura di varia inclinazione, vi saranno sempre dei tratti di contro filo, qualunque sia la direzione di lavoro.
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contropiallaccio
Piallaccio di scarto applicato alla faccia posteriore ed in genere invisibile di un pezzo, allo scopo di controbilanciare la tendenza al ritiro del piallaccio applicato sulla faccia anteriore.
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contropunta
Punta montata sul toppo mobile del tornio che mantiene in asse i pezzi più lunghi durante la tornitura, evitando che si flettano o vibrino.
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controsagoma
Vedi "sagoma".
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copritesta
Elemento disposto lungo le coste di un pezzo per coprirle, proteggerle o decorarle; si usa soprattutto per i legni lavorati.
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