Vocabolario del Legno
Vocaboli e terminologie usate nel mondo del legno
Termine | Definizione |
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fiddleback figure |
Indicazione usata dagli Inglesi nel commercio dei legnami per indicare quella particolare figura del legno che è da noi detta marezzatura a onde parallele strette e dai francesi frisé. Detta figura si presenta sulle sezioni piane come una successione di strisce in direzione radiale, strette e succedentisi con regolarità, alternativamente lucide ed opache, quali quelle dei pedali d'acero riccio o di pioppo o, tra i legni tropicali, di peroba, di mogano ecc. E provocata da una fibratura regolarmente ondulata.
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figura del legno |
Termine della tecnologia del legno per indicare ogni variazione di aspetto, particolarmente di colore o di lucentezza atta a costituire un pregio estetico. La semplice venatura del legno dovuta all'alternanza delle zone primaverile e tardiva degli anelli di accrescimento non costituisce una figura decorativa se la tessitura del legno è diritta e regolare, viceversa la presenza di marezzature dovute a irregolarità di accrescimento è un notevole pregio. In molti legni tropicali la figura è data da variegature di colore dovute p. es. a essudazioni di gomme o di tannini, in altri all'alternanza di zone di controfilo che causano il cosiddetto effetto di rigatino a bande alternativamente lucide ed opache. Cambiamenti di direzione delle fibre (f. ondulate, intrecciate) causano poi riflessi variegati che vanno sotto il nome di moiré o satinato, oppure di fiddleback, di mottle, di moucheté, di rubané, frisé, di bird's eye, di crotch, ecc.
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filagna |
v. passone.
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filero |
Denominazione del commercio dei legnami che differisce alquanto da zona a zona. Così ad Udine indica dei segati di dimensione 8x8, 8x11, 11x11 cm, mentre a Torino indica dei tronchi parzialmente squadrati, lunghi da 4 ad 8m, con sezione a metà da 9x9 a 11x13 cm.
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filettatura |
La parte a spirale di una vite.
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filo (legname da) |
Dicesi di materiale legnoso in tronchi atto ad essere squadrato per ottenerne travi o pezzi sagomati. Il nome deriva dal fatto che la tracciatura che si seguirà nella lavorazione con l'ascia viene fatta con un filo teso tra due punti: il filo viene preventivamente sporcato con del colore e poscia fatto vibrare in modo da lasciare sul legno un segno evidente.
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filo a sbalzo |
v. palorcio.
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filo del legno |
v. fibratura.
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filo, di una lama |
La linea lungo la quale i due smussi che costituiscono una lama s'incontrano; idealmente dovrebbe essere un segmento dritto e privo di spessore.
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finestra |
Taglio eseguito in un piallaccio durante l'intarsio.
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first growth |
Dicitura nordamericana che letteralmente significa (di) prima crescita, e serve ad indicare che la foresta di cui si parla è alla sua prima utilizzazione e cioè è una foresta vergine. Se invece la foresta è alla sua seconda utilizzazione totale, si parlerà di foresta di second growth.
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fissile |
Dicesi di legno che si fende facilmente per il lungo, cioè nella direzione delle fibre. La fissilità del legno è agevolata dalla fibratura diritta e da raggi midollari cospicui (p. es.: faggio, cerro, ecc.).
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flache |
Termine francese per smusso.
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flakeboard |
Termine inglese per pannello di particelle.
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flammè (effetto) |
v. fiammato (effetto).
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flobafeni |
v. tannino.
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floema |
v. libro
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flooring |
Termine inglese per indicare materiale (legnoso) da pavimentazione.
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fluitazione |
Trasporto di tronchi grezzi di legname per immersione diretta in correnti fluviali: i tronchi possono essere sciolti oppure riuniti in fasci, in zattere, in isole galleggianti: in questi ultimi casi occorre un apposito personale di guida. La f. è ancor correntemente praticata nei Paesi a grandi risorse forestali e con estesa rete fluviale, in modo particolare nel Nord Europa, Nord America, India, Cina. In Italia essa è scomparsa del tutto anche se anticamente era il principale mezzo di trasporto del legname nelle valli dell'Adige e del Piave. La f. migliora indirettamente le caratteristiche del legname perchè provoca una profonda lisciviazione dei tessuti legnosi.
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fm (o fath.) |
Abbreviazione dell’unità di misura inglese detta fathom
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fodera |
Il retro di una carcassa quando è realizzato con fogli sottili, in genere di compensato.
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foderina |
Tavoletta di legno piallata e con investitura a maschio e femmina, per rivestimento di vagoni ferroviari e di pareti interne.
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foglio |
Un pezzo di legno in cui le facce hanno dimensioni di gran lunga maggiori delle coste; è la forma tipica con cui sono posti in vendita i lagni lavorati.
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fondo |
Pezzo orizzontale inferiore di una carcassa o di un cassetto.
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foot (al plurale feet) o piede |
Unità inglese di misura free on quai = franco banchina
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forma (coefficiente di) |
v. riduzione (coeff. di riduzione arboreo) .
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forma di governo boschivo |
v. governo boschivo.
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forma di trattamento boschivo |
v.trattamento boschivo.
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formiche del legno |
Con tale denominazione si intendono alcune specie dell'Ordine Imenotteri, Famiglia Formicidi, e precisamente: Camponotus herculeanus Mayr, C. ligniperda Latr., Crematogaster scutellaris Oliv., Lasius fuliginosus Latr., che si trovano abbastanza di frequente nei boschi, dove per fare il loro nido attaccano vecchie ceppaie o alberi deperienti nonché pali od altri legnami a contatto del suolo. Le società delle formiche del legno sono complesse comprendono maschi, femmine, operaie e, talora, soldati. Le operaie sono prive di ali e la loro lunghezza varia a seconda della specie tra i 3,5 e 12 mm: maschi e femmine sono più grandi e portano le ali: il torace è allungato con addome di due parti di cui quella posteriore è piuttosto sviluppata. Il colore delle prime due specie citate è nerastro, la terza porta il capo rosso chiaro, la quarta è invece nero lucido. Le uova sono assai numerose: ad esse ed alle larve attendono gran numero di operaie. Lo scavo delle gallerie nel legno non è dovuto alle necessità di alimentazione, come per le termiti, ma semplicemente all'allestimento del nido. Dette gallerie decorrono per lo più secondo gli anelli annuali restando intatta la zona tardiva: loro caratteristica è di essere completamente pulite. La difesa del legno da porsi in opera può essere affrontata con qualche antisettico di sicura efficacia.
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forni di carbonizzazione |
Camere in muratura o storte di metallo nelle quali, con apposite attrezzature viene praticata la distillazione secca del legno per ottenere carbone di legna e ricuperare i prodotti gassosi o liquidi della distillazione (acido acetico, catrame, ecc.). La resa della carbonizzazione in camere o storte è alquanto superiore a quella delle carbonaie, ma si richiede tuttavia un certo investimento di capitali per gli impianti fissi.
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