Vocabolario del Legno

Vocaboli e terminologie usate nel mondo del legno

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Termine Definizione
stròbilo
v. cono.
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stufa di essiccazione
Apparecchiatura di laboratorio per l'essiccazione di pezzi di legno o di altri materiali. Consta di una camera più o meno grande, a chiusura ermetica e con perfetto isolamento termico delle pareti, nella quale con dispositivi elettrici può ottenersi una data temperatura unitamente a ricambio d'aria regolato da appositi diaframmi. Il punto delicato delle s. da e. risiede nella regolazione automatica della temperatura, giacchè uno scarto anche di pochi gradi può portare a seri inconvenienti: così per portare il legno a umidità nulla bisogna ottenere i 100-103° C senza superare i 105°, temperatura alla quale cominciano dei fenomeni di distillazione.
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subbìa
Pezzo di faggio spaccato seguendo i raggi midollari, successivamente riquadrato coll'ascia.
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suberificazione
Fenomeno per il quale la membrana cellulosica si combina con la suberina per dare il sughero.
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suberina
Composto naturale di struttura non ancora ben definita,contenente però certamente acidi grassi, cere, tannini, e altre sostanze.
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suberosi
Suberificazione di gruppi isolati di cellule che induce, su foglie, frutti, tuberi, ecc., la formazione di verruche più o meno estese. E dovuta a cause fisiologiche e particolarmente a disfunzioni nel fenomeno di traspirazione.
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subgrade
Termine usato nel mercato dei legnami dell'Africa tropicale Occidentale per indicare toppi freschi di taglio con forma scadente o inconsueta, per es. con sezione trasversale ovale, con percentuale di contrafforti o cordonature più elevata di quanto non consentirebbe la qualifica f.a.q. (v.); in più i toppi possono essere non diritti. In altre parole il difetto principale è quello della forma mentre la qualifica generalmente comprende itoppi da sega. Varie autorità preferiscono ed usano il termine sawlogs = qualità da sega, piuttosto di subgrade
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successivi (tagli)
v. trattamento boschivo.
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succhi
Liquidi presenti in quantità più o meno grande nei vari organi vegetali. Possono essere acquosi, gommosi, oleosi, ecc., e contengono idrati di carbonio, albuminoidi, acidi, alcaloidi, ecc.
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succhiello
Utensile per praticare fori nel legno, costituito da una asta di acciaio con punta continuante con un rilievo affilato avvolto ad elicoide attorno all'asta stessa. Dall'estremità opposta alla punta il s. porta un manico per imprimere il movimento di rotazione ed esercitare così la pressione necessaria per far penetrare la punta e recidere le fibre del legno.Per legni molto duri l'asta termina con punta cosiddetta a mecchia (v. punta), mentre il moto è assicurato da una menarola.
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succhiello di pressler
Succhiello ad asta cava e dotata di bordo di estremità tagliente, atto a estrarre dal legno un cilindretto di pochi mm di diametro. E' di impiego frequente per determinare numero ed ampiezza degli anelli di incremento sulle piante in piedi.
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succhio (in)
Dicesi che una pianta è in s. quando per essere alla ripresa della vegetazione si verifica in essa una forte attività di circolazione della linfa.
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succhione
Pollone di carattere accessorio che si forma alla base di una pianta e che non riveste alcuna utilità ma che anzi è dannoso perchè sottrae nutrimento al fusto principale. Si verifica di frequente con l'olivo, vari altri fruttiferi e con i pioppi.
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succisione
Termine forestale per indicare il taglio dei monconi lasciati sulle ceppaie di un bosco ceduo durante una utilizzazione male seguita. Colla s. occorre creare una superficie di taglio liscia, raso a terra ed interessante soli tessuti viventi. Pianta perenne con fusto lignificato solo alla base e mancante di vere gemme. Ad ogni periodo vegetativo l'apparato sotterraneo riforma ex novo tutta la parte aerea che al principio dell'inverno dissecca.
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sughero
In botanica intendesi per s. o fellema un tessuto tegumentale secondario che sostituisce l'epidermide lacerata dall'accrescimento, e che è prodotto da un meristema secondario detto fellogeno.In merceologia intendesi per s. la scorza della sughera cioè dell'unica specie per la quale la produzione del s. risulti di vero interesse commerciale. Il prelevamento del s. può essere effettuato periodicamente senza che la pianta abbia a soffrirne, purchè col distacco della corteccia si preservi indenne la mammina, ossia il fellogeno generatore. Il s. che si stacca per la prima volta (s. maschio o sugherone) viene tolto con l'operazione detta demaschiatura quando la circonferenza misurata soprascorza è di almeno 60 cm; esso è grigiastro, grossolano, fortemente screpolato e poco elastico. Il s. (s. gentile, s. di coltivazione, s. femmina), che si stacca con le raccolte successive ogni 9-12 anni, è morbido, compatto ed elastico. Il s. è formato da cellule prismatiche omogenee, senza vasi interclusi, ma con lenticelle decorrenti in senso radiale: il peso spec. apparente grezzo varia da 0,20 a 0,27 al netto della crosta e dopo bollitura da 0,10 a 0,22. Le principali doti del s. sono l'impermeabilità, l'isolamento termico ed acustico l'elasticità. Il s. serve per turaccioli galleggianti, sottosuole, cappelli, granulati e polveri da usare direttamente o dopo agglomerazione in pannelli o altri manufatti nonché per l'estrazione di alcune sostanze chimiche. Per la produzione qui può accennarsi che la produzione per pianta varia entro limiti assai estesi (da 15 a 75 kg) i quali dipendono non soltanto dall'età (e pertanto dallo spessore) delle plancema anche dall'altezza di decortica la quale, per essere razionale non dovrebbe superare 2,5 volte ii perimetro del fusto. Per meglio studiare tutti i problemi tecnici ed economici inerenti alla coltura e all'utilizzazione del sughero, è stata creata in Sardegna (a Tempio Pausania) una Stazione Sperimentale del Sughero.
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sughero di riproduzione o sughero gentil
Sughero riprodottosi dopo l'asportazione del sugherone per effetto della normale attività della pianta.
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sughero fiammato
Sughero danneggiato dal fuoco o sull'albero o in catasta.
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sughero granulato
Prodotto ottenuto mediante triturazione o macinazione del sughero.
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sughero granulato espanso
Sughero granulato, espanso mediante trattamenti termici, e vagliato.
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sughero in croste
Cascami provenienti dall'asportazione mediante taglio di ciò che viene detta la schiena del sughero. Le c. sono pertanto costituite da detta schiena con aderente un esiguo spessore di tessutl suberosi.
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sughero raschiato, sughero scrostato
Sughero nel quale la totalità della schiena è stata asportata rispettivamente mediante raschiatura oppure mediante taglio.
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suola
La parte inferiore piana di numerosi attrezzi, ad esempio della pialla o del seghetto alternativo, che mantiene l'attrezzo in posizione verticale e ne permette il movimento per slittamento lungo la superficie di lavorazione.
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supporto
Qualunque cosa aiuti una struttura a resistere al carico.
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supporto a filo
Un supporto per ripiani di scaffalature costituito da un filo metallico rigido opportunamente piegato, che viene incastrato tra i fianchi della carcassa e le coste del ripiano.
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supporto a T
Supporto mobile presente sul tornio per legno, che permette di appoggiare l'utensile durante la lavorazione.
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supporto centrale
Termine usato per designare il pezzo verticale che sostiene al centro e posteriormente una coppia di cassetti.
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supporto estraibile
Un braccio orizzontale che scorre fuori dai fianchi del mobile e sostiene un'anta a ribalta.
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surbille
Termine francese per indicare il toppo immediatamente sopra quello di base.
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surface terrière
Indicazione francese per area basimetrica.
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surform
Nome commerciale di una serie di pialle a raspa.
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